Regioni: Molise
Tipologia: Viaggio con accompagnatore italiano
Durata: 7 Giorni / 6 Notti
Gruppo: È previsto un numero minimo di partecipanti
Partenze: Giornaliere
Trattamento: Come da programma
Trasporti: Bus o minibus a disposizione per tutte le escursioni previste nel programma
N.B.: L’itinerario potrebbe subire variazioni.
Arrivo con mezzi propri in hotel nei dintorni di Isernia. Sistemazione, cena e pernottamento (possibilità di organizzare anche un transfer privato dalla stazione di Isernia all’hotel o aeroporti di Roma o Napoli).
Prima colazione in hotel e partenza in bus o minibus privato (in base al numero dei partecipanti) per un Tour guidato intera giornata. Mattinata dedicata alla scoperta della città di Isernia che è una delle due province del Molise e che conta solo 22.000 abitanti. Tra i monumenti da vedere c’è la Fontana della Fraterna, una grande fontana del '300 che in origine si trovava nella piazza omonima ma che dopo i bombardamenti fu spostata più in basso, in piazza Celentino V. Visiteremo la Cattedrale di San Pietro, ovvero il Duomo di Isernia e la Chiesa di San Francesco. A seguire visiteremo l’eremo dei Santi Cosma e Damiano che si trova su una collina di fronte al centro di Isernia. Fu costruito al di sopra del tempio pagano dedicato a Priapo, il dio protettore della fertilità. Isernia infatti fu probabilmente abitata sin dall'alba dei tempi, da popolazioni paleolitiche, dai Sanniti e dai Romani, che alla fine ebbero la meglio sugli agguerriti Sanniti. Ma Isernia lega la sua fama all’interessantissimo Museo Nazionale del Paleolitico che ingloba il Museo Nazionale di Santa Maria delle Monache e l’area di scavo La Pineta. Inaugurato nella primavera del 1999, il Museo Nazionale del Paleolitico offre al suo interno la possibilità di assistere allo scavo del paleosuolo effettuato dagli studiosi. La nuova struttura concepita come un laboratorio permanente dove i reperti vengono scavati, restaurati, studiati ed esposti in loco, è stata costruita proprio sullo scavo del paleosuolo, in modo tale da coinvolgere pienamente e totalmente il visitatore che si troverà, una volta ultimato l'intero complesso museale, all’interno di uno spazio polifunzionale che comprenderà sale espositive, laboratori scientifici, tavole didattiche, sale per conferenze e proiezioni ed anche un moderno sistema computerizzato e di teleconferenza, nonché ricostruzioni virtuali. Con i suoi 736.000 anni di età, il giacimento paleolitico di Isernia rimane il più antico e ricco paleosuolo rinvenuto in Europa. Rientro in hotel per il pranzo. Nel pomeriggio partenza per Castel San Vincenzo, piccolissimo centro medievale, con meno di 600 abitanti, ai piedi delle Mainarde, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. È qui che sorgeva l’antica Abbazia Benedettina di San Vincenzo al Volturno. Visitando l’area archeologica si potrà ammirare un piccolo gioiello, la Cripta dell’Abate Epifanio interamente abbellita con un ciclo di affreschi tra i più importanti esempi di pittura altomedievale europea. Castel San Vincenzo è anche natura. Dalla Valle di Mezzo, con i suoi boschi, le sue sorgenti, la sua fauna (il lupo, l’orso, l’aquila reale, ecc.), partono diversi sentieri che raggiungono la vetta di Monte Mare, la cima più alta delle Mainarde. A rendere il panorama ancora più suggestivo c’è il Lago di Castel San Vincenzo che con il suo colore turchese regala una vista mozzafiato. A seguire proseguimento per Scapoli, altro paese del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il piccolo borgo medievale, si è sviluppato intorno al Palazzo Marchesale dei Battiloro con le sue mura a strapiombo sulla roccia, che svelano l’originaria funzione di fortezza difensiva dell’edificio. Ma la fama di Scapoli nel mondo è legata alla zampogna. È in questo paesino, infatti, che l’arte della produzione di questo strumento musicale, eredità della civiltà pastorale, si è tramandata per secoli, attraverso il lavoro degli artigiani locali. In serata rientro in hotel, cena e pernottamento.
Prima colazione in hotel e partenza in bus o minibus privato e con guida al seguito per Agnone, comune alto molisano che per concessione regia si fregia del titolo di Città e patria dall’anno Mille della più antica azienda italiana: la Pontificia Fonderia di Campane Marinelli. Chiamata l’Atene del Sannio, ha un centro storico ricco dove spiccano gli alti campanili, tra tutti quelli delle chiese di Sant’Antonio e San Francesco (sec. XIV), quest’ultima considerata monumento nazionale; attiguo e comunicante con la chiesa, c’è Palazzo San Francesco, con il suo magnifico chiostro, che ospita l’interessante Mostra Permanente del Libro Antico, con volumi rari del ‘500 e ‘800. Da visitare anche la chiesa patronale di San Marco nel quartiere veneziano con le caratteristiche botteghe a “P” rovesciata, da non perdere le botteghe dei ramai e l’antico confettificio Carosella. Alle ore 13:00 partenza per Prato Gentile (Capracotta), una località a circa 1.600 metri di altitudine s.l.m. dove è d'obbligo una sosta per ammirare uno splendido ed incontaminato ambiente montano. Pranzo in ristorante a base di prodotti tipici. Ore 15:30 partenza per il Giardino della Flora Appenninica, un orto botanico naturale, in cui vengono conservate e tutelate le specie vegetali della flora autoctona dell’Appennino centro-meridionale. Costituito nel 1963, posto a 1525 m s.l.m., è tra i più alti d’Italia. Entrata e visita guidata di circa un’ora. Finita la visita, ci sposteremo a Capracotta, paese che durante la Seconda Guerra Mondiale venne raso al suolo, eccezion fatta per le chiese, l’asilo e alcune case private. Dinamite sparsa un po’ ovunque distrusse gran parte del patrimonio architettonico, senza riuscire però a cancellare del tutto le tracce della storia del borgo. La chiesa parrocchiale dell’Assunta risale al 1673 e conserva al suo interno numerosi dipinti degni di nota, situata di fianco invece, Santa Maria di Loreto che venne costruita dai pastori capracottesi per affidare le loro famiglie alla protezione della Madonna durante il periodo della loro assenza durante la transumanza. Poco fuori dal borgo è possibile ammirare il Palazzo Baronale, fu realizzato fuori dalle mura cittadine dell’epoca, in un periodo di grande espansione economica, demografica ed urbanistica di Capracotta. A seguire visita di Pietrabbondante; il paese, posto a 1025 metri di altezza, ai piedi del monte Caraceno, è circondato da tre enormi massi di roccia, detti “morge”. Si visiteranno il borgo, nella cui piazza principale, all’ingresso del paese, è ubicata la statua bronzea del Guerriero Sannita e gli interessantissimi scavi archeologici del Teatro-Tempio Sannita del Il sec. a.C. che rappresenta il più importante monumento del mondo sannitico. Il complesso è costituito da un teatro, un tempio e due edifici di servizio posti al fianco di quest’ultimo. In serata rientro in hotel, cena e pernottamento.
Prima colazione in hotel e partenza con bus privato e guida per Venafro, città ricca di bellezze storico-artistiche tra le quali il Castello Pandone. Furono aggiunti un giardino all’italiana con una piccola cappella, un loggiato e decorati gli ambienti interni. Proprio questi affreschi rappresentano la maggiore attrattiva per il visitatore. A Venafro nell’antico monastero di Santa Chiara è ospitato il Museo Archeologico Nazionale con i numerosi reperti di epoca romana. Pranzo in ristorante tipico dove sarà possibile degustare la gustosa mozzarella di bufala della zona. Nel pomeriggio partenza per San Pietro Infine antico borgo medievale. Si trova in provincia di Caserta, ubicato praticamente al confine tra Campania, Lazio e Molise. Da qui la denominazione “Infine” mentre la prima parte del nome sarebbe legata al culto di San Pietro. Disabitato dal 1944, la sua storia è legata alla Seconda Guerra Mondiale. La guerra ha segnato profondamente questo luogo. Con la seguente motivazione il Comune ha ricevuto la Medaglia d’oro al Merito. Le rovine di San Pietro restano a testimonianza delle atrocità della guerra e costituiscono una sorta di museo all’aperto e sono state riconosciute come “Monumento Nazionale”. A seguire partenza per Monteroduni. Tra i borghi più incantevoli da visitare, alle pendici del massiccio del Matese, c’è di sicuro il borgo di Monteroduni, con il suo centro storico di origine medievale che conserva tutt’oggi l’originario tipico impianto urbanistico, circondato da bellezze naturali. A Monteroduni ogni cosa traspira del suo passato: si sente il profumo della sua storia, delle sue origini di epoca longobarda, di cui è sicura testimonianza il culto di San Michele Arcangelo, considerato, all’epoca, il protettore delle fortificazioni a difesa dei territori; si sentono riecheggiare le guerre sanguinose tra romani e sanniti; qui, come ha detto Jim Hall (musicista jazz), “sembra di essere in un altro secolo…; il castello, la gentilezza delle persone, il cibo… è tutto così incredibilmente affascinante”. Ed è proprio così: a Monteroduni si può avere davvero la sensazione di immergersi “in un altro secolo”. Basta varcare l’ingresso del Castello Pignatelli, che oggi è il simbolo eminente del borgo, e sembra di compiere un salto all’indietro nel tempo. Oggi il castello, scrigno naturale ricavato tra la chiesa di San Michele Arcangelo ed il municipio, è una lussuosa residenza di proprietà comunale, attualmente in fase di restauro, che ospita manifestazioni culturali di rilievo internazionale come l’Eddie Lang Jazz Festival, che si tiene tutti gli anni ad agosto. In serata rientro in hotel, cena e pernottamento.
Prima colazione in hotel e partenza in bus privato e con guida al seguito alla scoperta di uno degli spettacolari paesaggi naturali molisani: la Riserva di Montedimezzo, regina incontrastata dell'Appennino Molisano. La Riserva è interamente ricoperta di boschi e si staglia ad un'altezza compresa tra i 900 ed i 1300 metri. Qui potrete ammirare, con l’ausilio del personale del corpo forestale e attraverso sentieri accessibili anche al visitatore più pigro, "dei preziosi miracoli" della flora quali il frassino maggiore, il nocciolo ed il ciliegio e della fauna, come lepri, cinghiali, tassi, caprioli e martore. Queste splendide perle della natura hanno meritato alla Riserva di Montedimezzo l'inserimento nel prestigioso programma dell'Unesco Mab. Pranzo organizzato in un ristorante tipico della zona. Nel pomeriggio si partirà alla volta di San Pietro Avellana, incantevole borgo immerso nella natura incontaminata. Boschi di faggi e cerri, habitat naturale per il tartufo nero e bianco, e i ruderi di un monastero medievale in cui era conservato il Chronicon Vulturnense, fanno da cornice a questo splendido borgo. Visita del Museo delle civiltà e del Costume d’epoca. Il museo raccoglie elementi caratteristici della vita contadina e di paese come oggetti d'uso comune, attrezzi agricoli, degli artigiani, della nobiltà e della borghesia locale, libri antichi, coperte e merletti, costumi che vanno dal Seicento al Novecento. Sono stati ricostruiti gli ambienti della tipica casa rurale e ambienti di lavoro caratteristici come la bottega del calzolaio e quella del fabbro. Nel museo si trovano anche reperti archeologici, tra cui, esposta di recente, una tomba italica di guerriero rinvenuta nei pressi di una strada di origine romana. Seguirà la visita di Vastogirardi che conserva antiche dimore di notevole pregio storico ed architettonico, le cosiddette case palazziate, appartenute a famiglie benestanti che facevano parte del cosiddetto “ceto nobiliare” del Paese. La casa Scocchera-Selvaggi è la più conservata sia negli elementi architettonici esterni che negli interni. Realizzata da Ferdinando Fuga, allievo del Vanvitelli, sorge nella centralissima Piazza Umberto I, fa parte delle Dimore Storiche d’Italia ed è sottoposta ai vincoli di salvaguardia della Soprintendenza per i Beni Storici e Culturali. Il castello medievale rappresenta una delle maggiori attrazioni. Si tratta di un vero e proprio nucleo abitato, una cittadella che era destinata alle le funzioni di governo, civili e religiose. In serata rientro in hotel, cena e pernottamento.
Prima colazione in hotel e partenza per la visita del suggestivo Santuario di Castelpetroso, definito la “Lourdes del Molise”. Al termine partenza per Roccamandolfi, il borgo dei briganti. Visita del centro storico ove si possono ammirare le quattro antiche unità di misura per granaglie, una delle più antiche croci viarie ed i ruderi del castello di origine longobarda risalente all’anno 1995 raggiungibile percorrendo un panoramico sentiero nel verde ove troviamo anche il Ponte Tibetano, un piccolo capolavoro di ingegneria e carpenteria metallica, che scavalca lo scenografico Canyon scavato dal fiume Callora. Pranzo in ristorante tipico. A seguire ci si sposterà a Carpinone, piccolo e affascinante borgo medievale circondato da due cinte murarie. La prima racchiude il castello Caldora, la seconda protegge la parte bassa del borgo. Il castello è datato all’incirca intorno all’anno 1000 e venne inizialmente concepito come una fortezza impenetrabile, ma con il passare dei secoli subì molte trasformazioni fino ad assumere le sembianze di una residenza rinascimentale. A seguire la visita della fiabesca Cascata del Carpino, il cui fragore potremo già sentire diverse centinaia di metri prima. In antichità qui sorgeva un mulino dove i contadini potevano portare a macinare i loro magri raccolti. Nel pomeriggio si raggiungerà Santa Maria del Molise, un piccolo borgo ai piedi del Matese che, oltre a regalare un centro storico degno di nota, è noto per le sue acque che lo rendono un vero e proprio ‘paese d’acqua’. Si visiterà lo scenografico ed emozionante Parco dei Mulini, dove corsi d’acqua pittoreschi si alternano a romantiche cascatelle. Immerso in una cornice naturale di grande bellezza, tra il verde degli alberi e la roccia delle montagne, il Parco dei Mulini di Santa Maria del Molise è uno dei luoghi privilegiati per concedersi una sosta green in Molise, durante la quale è possibile anche ammirare alcune specie animali e vegetali e approfondirne la conoscenza. Nel Parco dei Mulini, infatti, si può vedere il raro gambero di fiume, che rappresenta una piccola eccellenza ittica del territorio, oltre ad un gran numero di uccelli acquatici. In serata rientro in hotel, cena e pernottamento.
Prima colazione in hotel e rientro presso le proprie sedi. (Possibilità di organizzare transfer privato per la stazione di Isernia e/o aeroporto di Napoli o Roma).
Partenze | Prezzo Doppia | Sup Singola | Riduzione Terzo | Riduzione Child |
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4 Stelle
Tutti i giorni Dal: 01-06-2021 Al: 31-10-2021 |
950 |
190 |
0 |
0 |
Grand Hotel Europa**** (Isernia) oppure Hotel Fonte dell’Astore **** (Castelpetroso) oppure Hotel Domus Aurea **** (Bagnoli del Trigno) oppure Albergo diffuso Borgo Tufi (Castel del Giudice)
N.B.: le quote sono soggette a riconferma
Capoluogo: Campobasso
Province: Isernia
Popolazione: 302.714 (al 30.21.2019)
Superficie: 4.460,65 kmq
Il Molise confina a Nord con l'Abruzzo e il Mare Adriatico, a est con la Puglia, a ovest con il Lazio, a sud con la Campania.
Salvo che per qualche limitata zona pianeggiante il territorio è diviso tra collina (44,7% del territorio) e montagna (55,3%) con i Monti della Meta e i Monti del Matese con cime che superano anche i 2000 metri di altezza.
I principali fiumi sono Trigno, Fortore e Biferno mentre il Volturno nasce in Molise per scorrere poi in Campania.
La costa è bassa e sabbiose con mare poco profondo con l'eccezione del promontorio di Termoli che protegge il porto da cui partono i traghetti diretti alle Tremiti.
Sulla costa prevale un clima di tipo mediterraneo che diventa via via più fresco man mano che ci si sposta verso l'interno.
Eccellente l'olio extravergine, in particolare quello prodotto a Venafro conosciuto fin dall'antichità e ora tutelato da un riconoscimento DOP. Di grande importanza la produzione di pasta, anche su scala industriale, e quella artigianale del pane da accompagnare agli ottimi salumi (salsiccia, ventricina, soppressata e capocollo) e formaggi (caciocavallo e mozzarella). Notevole la produzione di Tartufo Bianco.
Poco conosciuta ma di qualità generosa la produzione vinicola con Tintilia e Biferno.
Nella zona appenninica oltre alla catena delle Mainarde inclusa nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise vi sono ulteriori aree montane coperte da boschi di grande interesse tutelate da oasi naturalistiche. Nel 2017 è stato istituito il parco nazionale del Matese che deve però ancora diventare effettivamente operativo.
Il parco regionale dell'Olivo di Venafro è un interessante aree protetta a carattere storico e agricolo che tutela i terrazzamenti dove sono a dimora da tempo immemorabile gli ulivi da cui viene prodotto l'olio DOP locale.
Il Molise fu una delle culle della civiltà sannita di cui conserva ancora numerose testimonianze tra cui i siti di Saepinum e il Santuario di Pietrabbondante.
Campobasso, capoluogo regionale, si sviluppa intorno al centro storico medievale e il nuovo centro fatto edificare dopo il 1805 da Gioacchino Murat.
Venafro viene detta anche la Città delle 33 chiese conserva nel centro storico la tradizionale pianta a cardo e decumano caratteristica degli insediamenti romani. Numerosi palazzi e chiese di impianto barocco napoletano.
Larino conserva numerose vestigia dell'epoca romana, tra cui un ampio anfiteatro, e mirabili esempio di architettura gotica, in particolare la facciata del Duomo di San Pardo.
Le solenni processioni religiose come quelle del Venerdì Santo a Campobasso e Isernia con le sfilate degli incappucciati oppure le sfilate dei carri di San Pardo a Larino sono parte integrante della cultura e del folklore locali.
La spiaggia di Campomarino è stata premiata nel 2020 con una Bandiera Blu.
Sono invece 4 le località cui è stata assegnata la prestigiosa Bandiera Arancione promossa dal Touring Club Italiano:
- Campobasso: Ferrazzano
- Isernia: Agnone, Frosolone e Scapoli.
Non sono presenti in Molise siti Unesco Patrimonio dell'Umanità.
Le montagne del Molise offrono la possibilità di praticare sport sia d'estate (trekking, mountain bike) che d'inverno. Le principali stazioni sciistiche sono Campitello Matese, con 40 km di piste