Regioni: Sicilia
Durata: 4 Giorni / 3 Notti
Guida: Locale in italiano durante le escursioni
Gruppo: Minimo 2 partecipanti
Partenze: Giornaliere
Trattamento: Prima colazione inclusa, pranzi e cene secondo programma
Trasporti: Vettura propria o autonoleggio (non incluso)
N.B.: l’itinerario potrebbe subire variazioni in funzione dell’operatività delle escursioni.
Arrivo dei partecipanti in Hotel zona Trapani e sistemazione nelle camere riservate. Pranzo libero. Nel Pomeriggio visita a Erice famosa per la lavorazione dei tappeti e per la produzione delle paste genovesi tipico dolce locale. Passeggiando per le stradine della cittadina è impossibile non rimanere affascinati dalla semplicità delle case che ti circondano. I cortili di questo centro abitato, realizzati alla maniera araba, ti invitano a sbirciare tra i colori variegati dei fiori di cui le donne ericine di tutte le età si prendono cura con amore. L’impressione è quella di trovarsi in un mondo parallelo, un piccolo borgo medievale dove tutto è rimasto immutato: gli odori, i rumori, i sapori, perfino le botteghe hanno preservato antiche usanze di mestieri ormai scomparsi ed espongono oggetti curiosi il cui funzionamento è ignoto ai più. Ma basta entrare e chiedere direttamente ai proprietari che sono entusiasti di raccontare come da strumenti apparentemente complessi è possibile realizzare pezzi di artigianato unici al mondo. I tappeti ericini ne rappresentano uno dei massimi esempi, il principio base della loro realizzazione è il riuso di piccoli scarti di stoffa. Non vi nascondo che sono rimasto particolarmente colpito quando, davanti ad una bottega in una minuscola venula ho intravisto un telaio rispondente alle stesse tipologie che gli antichi greci usavano nelle loro colonie in Sicilia. E quale stupore quando Francesca, una straordinaria artista che continua la tradizione nella bottega di famiglia che reca il nome della madre, mi ha mostrato come il telaio tra le sue mani diventi quasi uno strumento musicale la cui armonia genera trame variopinte. La visita si snoderà lungo le vie tortuose della città medievale: si consiglia di visitare la Chiesa Madre, i giardini del balio e l’esterno del Castello normanno che si erge su uno sperone roccioso dove avremo una vista panoramica mozzafiato, fungono da cornice di un tour indimenticabile. Durante la passeggiata sarà possibile fare visita a un laboratorio di ceramica, dove i visitatori avranno modo di assistere da vicino come prende vita un manufatto di ceramica tradizionale come la maiolica. Dalla realizzazione della forma (foggiatura), alla sua decorazione e seconda cottura fino ad arrivare al prodotto finito. Al termine si farà visita all’antica e famosa Pasticceria del convento, dove si gustano i tipici dolcetti di pasta di mandorla ripieni di cedro candito. Cena in Hotel. Pernottamento.
Dopo la prima colazione partenza per Marsala conosciuta per lo storico sbarco dei mille, per i vini, per il sale e per i magnifici mulini da vedere in particolar modo al tramonto con dei panorami mozzafiato. Una bellissima giornata aspetta i nostri clienti. Partiamo alla scoperta di un’isola, “Mozia”, un museo a cielo aperto, dove, con l’esilio di una mappa, inizieremo una caccia al tesoro per trovare i luoghi più importanti della comunità fenicia che vi abitava. Saranno svelati i segreti dell’Isola, da molti chiamata l’Atlantide siciliana, con i luoghi di produzione e le aree sacre, ricchi di indicibili curiosità e misteri. Al termine proseguimento per la visita guidata di una Cantina con la degustazione di 3 calici con il pane fresco accompagnato con olio nocellara del belice. Pranzo libero. Nel Pomeriggio visita di Marsala. “Giubbe rosse e conquiste dal mare”. Il percorso si snoda per le vie del centro storico, alla scoperta delle avventurose vicende di Garibaldi e dei 1000 al suo seguito a cui dobbiamo la folle impresa dell’unità d’Italia. Si consiglia di visitare: il complesso monumentale di S. Pietro della sezione Garibaldina e della sezione “folklore”; la Chiesa Madre, che sorge sulla piazza centrale della città, la Loggia, risalente al periodo normanno; il Museo degli arazzi, di manifattura fiamminga risalgono alla seconda metà del XVI; il Parco Archeologico Lilibeo sede del museo archeologico dove sono esposti interessanti e preziosi reperti archeologici, la Nave Punica, un relitto da guerra fenicio - punico del III secolo a.C., e la Nave Romana, rinvenuta nel 1999 nei fondali del lido di Marausa, a meno di 150 m dalla costa, è larga 9 metri è lunga 27 e si tratta del più grande relitto romano mai ritrovato in Sicilia. Era una nave oneraria che trasportava beni di consumo risalente al III°-IV° secolo D.C. Al tramonto non può mancare un aperitivo vicino le saline e i Mulini contornato da un panorama unico al mondo. Cena in Hotel. Pernottamento.
Dopo la Prima Colazione, partenza per la visita del Parco Archeologico di Selinunte. Una volta all’interno, il trenino che con le sue diverse soste condurrà i nostri clienti a visitare l’antica città Greca posta sulla costa sud occidentale della Sicilia, durante il percorso i partecipanti potranno ammirare le bellezze dell’area archeologica ricevendo da parte dell’autista delle notizie sommarie. Pranzo e Pomeriggio libero. Cena in Hotel. Pernottamento.
Mattina: Prima colazione e partenza per la divertente visita guidata del Museo del sale, all’interno sono presenti antichi attrezzi utilizzati una volta a completare il procedimento per l’ottenimento del sale, caratterizzato anche da antichi mulini a vento. Al termine si visiteranno le diverse vasche di sale adiacenti al mulino che ai tempi i Fenici avevano sperimentato e che consente di produrre il sale utilizzando metodi antichi e tradizioni immutate nei secoli. Fine dei nostri servizi
Partenze | Prezzo Doppia | Sup Singola | Riduzione Terzo | Riduzione Child |
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3 Stelle
Tutti i giorni Dal: 01-07-2021 Al: 31-10-2021 |
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Capoluogo: Palermo
Province: Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani
Popolazione: 4.999.891 (al 30.11.2019)
Superficie: 25.708 kmq
La Sicilia è la più grande regione italiana e l’isola più vasta del Mar Mediterraneo. E’ separata dal resto dell’Italia dallo Stretto di Messina e il suo territorio è prevalentemente collinare (62%) e montuoso (25%). Le pianura la costituiscono per il 14% e la più estesa pianura siciliana è quella Catanese.
I suoi confini sono bagnati a a nord dal Mar Tirreno, a est dal Mar Ionio e a sud dal Mar di Sicilia. L’isola ha una forma triangolare e le punte estreme sono Capofaro (a Est), Capo Boeo o Capo Lilibeo (a Ovest), Capo Isola delle Correnti e Capo Passero (a Sud).
I fiumi sono a carattere torrentizio e nel periodo estivo sono spesso asciutti, i più lunghi sono il Salso ed il Simeto. Il fiume Belice invece attraversa l’unica valle presente sul territorio, la Valle del Belice.
Appartengono all’isola l’arcipelago delle Eolie, che comprendono anche le isole di Vulcano e Stromboli dominate da vulcani ancora attivi, delle Egadi e delle Pelagie, Pantelleria e Ustica.
Le temperature variano in base alla distanza dal mare e all’altitudine delle montagne, in generale il versante sud occidentale è più caldo rispetto a quello tirrenico perché soggetto alle correnti africane. La primavera è mite, l’estate è calda specialmente nelle zone interne e quando soffia in vento di Scirocco proveniente dal Sahara, l’autunno arriva tardi considerato che le temperature estive si protraggono fino alla fine di settembre inizio ottobre. L’inverno dura da Dicembre a Febbraio ed è umido e piovoso ma la temperatura non scende al di sotto dei 15 - 20 gradi, tranne che sui Nebrodi o sulle Madonie in cui il clima è rigido e sono presenti nevi.
La cucina siciliana è un tripudio di colori e sapori, dalle prelibatezze endemiche dell’entroterra montano a quello della costa, è una delle più ricche di tutta Italia. La sua origine è un insieme di tradizioni culinarie greche, arabe, normanne, spagnole e nord africane rivisitate con l’utilizzo dei prodotti della terra. Ogni zona siciliana produce prodotti locali diversi, così mentre la zona orientale è famosa per il pomodorino di Pachino, il cioccolato di Modica e il pistacchio di Bronte, la sicilia occidentale è famosa per la frutta martorana di Palermo e il cannolo di Piana degli Albanesi, mente le isole sono famose per i capperi di Pantelleria e la Malvasia di Salina. I prodotti di mare, la frutta e le verdure superano di qualità i prodotti della carne, tranne per il cinghiale e l’agnello dei Nebrodi, mentre eccellenti formaggi vengono prodotti nel ragusano.
La Sicilia inoltre è rinomata per la cucina di strada palermitana tutt’ora consumabile dai carretti / friggitorie che si trovano per strada. Essenzialmente sono piatti fritti come le panelle, crocchè, arancine, cazzilli (crocchette di patate), molti dai gusti forti, come le stigghiole (spiedini di budella di agnello o vitello), il quarume (bollito misto di trippa) o il pane con la milza e altri più classici, come lo sfincione (pizza alta e soffice condita con pomodoro, cipolle, acciughe e caciocavallo).
Grazie ai terreni fertili, al sole cocente e ad estati lunghe, e alle moderne tecniche di vinificazione, la Sicilia è stata riconosciuta come “nuova California”. I vini più famosi sono quelli Nero d’avola originario del sud-est dell’isola, i vini dell’Etna, come l’Etna Rosso, il Faro e l’Etna Bianco, il Moscato di Noto, il Malvasia delle Lipari, e tra i vini liquorosi il Marsala e lo Zibibbo di Pantelleria.
Nella parte Settentrionale della regione, si estende l’Appennino Siculo, con i Monti Peloritani ad Oriente, i Monti Nebrodi al centro e le Madonie ad occidente, che rappresenta la principale catena montuosa e la continuazione della catena appenninica. L’altezza dell’Appennino Siculo maggiore è rappresentata dal cono dell’Etna, 3343 m, che è il vulcano più elevato d’Europa ed è ancora oggi attivo.
L'arido e brullo Altopiano Zolfireo, chiamato così per la presenza di minerali di zolfo nel sottosuolo, occupa la parte centrale e meridionale dell’isola. L’altopiano centrale è formato da un insieme di colline prive di vegetazione, di valli e di basse montagne tra le quali , a sud est i Monti Erei e i Monti Iblei, e ad ovest i Monti Sicani.
La costa siciliana supera 1000 km di lunghezza.
La costa settentrionale tirrenica si esente da Capo Peloro, vicino Messina, a Capo Lilibeo, vicino Marsala, ed è caratterizzata da rientranze e sporgenze alte e frastagliate.
La costa orientale ionica presenta tratti mutevoli. E’ bassa, con sabbia morbida e dorata nel tratto che va dal Golfo di Noto al Golfo di Catania dove scogliere ricche di insenature si susseguono fino allo stretto di Messina. In questo tratto di costa la sabbia assume colori diversi passando da grigia, a dorata nella zona di Taormina e più scura nel catanese per la presenza della lava dell’Etna e i calcari dei Monti Peloritani che si articolano in falesie a picco sil mare.
La costa meridionale, da Capo Passero a Mazara del Vallo, presenta spiagge fatte di dune che si alternano con basse insenature e villaggi di pescatori tra cui Gela e Sciacca.
Parco dei Nebrodi si estende per 70 km da Mistretta ai piedi delle Madonie, ed è stato istituito a salvaguardia del patrimonio naturalistico della zona.
La Sicilia nasconde al suo interno diverse Gole, Canyon e laghetti naturali attraversabili seguendo sentieri, immergendosi con l’uso di tute o stivali di gomma per salvaguardarsi dall’acqua gelida o in escursioni in piccoli gommoni. Così nella zona dei Nebrodi si trova la Gola dell’Alcantara, o nel parco delle Madonie la Gola di Tiberio, o i laghetti di Cavagrande del Cassibile nella zona di Avola.
La Riserva dello Zingaro ad occidente e la Riserva di Vendicari ad oriente sono delle aree protette fatte di calette e baie, dove il mare si tinge di toni cristallini e che fanno da casa ai fenicotteri rosa. Le Riserve Naturali Saline di Trapani e Paceco sono visitabili invece seguendo il percorso della “Via del Sale”.
La Sicilia è la culla di tre Teatri Greci:
- Taormina, culla di siti architettonici disparati dal centro storico in cui si fondono testimonianze rinascimentali, medievali e barocche, alle zone periferiche in cui vi sono resti della civiltà ellenica e romana;
- Ortigia a Siracusa, città d’arte straordinaria e una delle aree archeologiche più vaste del Mediterraneo. Il Teatro oggi ha un diametro di 138 metri (il più grande della Sicilia e uno dei più grandi del mondo) qui nacque la commedia, ma il Teatro Greco era anche luogo di assemblee popolari e processi;
- Eraclea Minoa, antica colonia selinuntina, ora area archeologica di periodo ellenico.
Aree archeologiche:
- Vi sono due importanti zone archeologiche del Mediterraneo che concorrono tra di loro per la bellezza del paesaggio e maestosità dei resti archeologici, Segesta e Selinunte. I templi spiccano solitari in mezzo ad un magnifico paesaggio bucolico, sono il simbolo della bellezza e della guerra tra Greci e Cartaginesi;
- Himera situata nella zona di Buonfornello, fondata nel 648 a.C. da coloni greci di origine calcidese e dorica;
Ad Agrigento, sorge un'area archeologica fondata nel 580 a.C. corrispondente ai resti dell’antica città di Akragas. La Valle dei Templi costituisce una delle più significative testimonianze della cultura e dell'arte greca ospitando templi dallo stile dorico costruiti in tufo arenario e dedicati alle divinità greche. L'area ospita anche il Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo, in cui sono custoditi 5688 reperti dell’epoca preistorica fino all’età greco-romana. Agrigento ospita anche il Teatro di Andromeda, in realtà un enorme museo realizzato con 108 cubi posizionati intorno ad un palcoscenico seguendo le costellazioni.
Tindari, situata di fronte alle isole Eolie, è stata una rocca e poi santuario che si erge in un promontorio a strapiombo sul mare. E’ stata colonia Greca, città romana, diocesi cristiana sino alla distruzione condotta dagli arabi, ricostruita e poi saccheggiata dagli algerini, poi fu rifondata dal vescovo di Patti.
Palermo è il risultato dell’unione di diverse culture e stili così la città presenta chiese, monumenti, strade e opere che riprendono lo stile arabo, normanno, greco, spagnolo. Altro esempio della tradizione arabo normanna è il Duomo di Monreale, una delle cattedrali di maggior rilievo d'Europa, la più vasta opera musiva bizantina che esiste al mondo famosa per le sue navate dorate rappresentati il Vecchio e il Nuovo Testamento.
Noto, Ragusa, Modica e Scicli sono invece il cuore del patrimonio artistico del tardo barocco siciliano.
Pantalica, un sito preistorico immerso nella natura incontaminata nella riserva naturale Valle dell'Anapo che nasconde una necropoli rupestre databile alla tarda età del bronzo.
Le spiagge siciliane premiate nel 2020 con una Bandiera Blu sono 8: Menfi, Lipari, Santa Teresa di Riva, Alì Terme, Tusa, Pozzallo, Marina di Ragusa e Ispica.
Il Touring Club italiano ha premiato con una Bandiera Arancione Petralia Sottana (Pa).
Numerosi i patrimoni Unesco :
- Palermo arabo normanna e la cattedrale di Monreale e Cefalù;
- Valle dei Templi di Agrigento
- Etna
- Villa Romana del Casale
- Città tardo-barocche della Val di Noto (Scicli, Ragusa, Modica, Caltagirone, Catania, Palazzolo Acreide, Noto e Militello in Val di Catania)
- Isole Eolie (Panarea, Stromboli, Vulcano, Alicudi, Filicudi, Lipari e Salina)
- Siracusa e la necropoli di Pantalica
Nella costa siciliana è possibile praticare surf, snorkeling, kitesurf ed immersioni. Sulle scogliere inoltre è possibile praticare climbing, a Palermo, Taormina, Ragusa, Siracusa e San Vito lo Capo, mentre nel trapanese e specialmente a Marsala si può praticare il windsurf.
Sull'Etna e sulle valli è possibile praticare tour in quad, passeggiate a cavallo, mountain bike, arrampicata libera, paracadutismo, deltaplano e lancio in caduta libera. Mentre nei mesi invernali l’Etna, i Nebrodi e le Madonie si riempiono di neve per cui è possibile sciare.
Diversi i centri termali: Terme di Segesta e Terme di Calatafimi Gorga (TP), Terme di Termini Imerese e Terme di Geraci Siculo (PA), Terme di Montevago (AG), Terme di Acireale (CT), Terme di Alì Granata, Terme di Alì Marino, Terme di Vulcano e di Terme di Vigliatore.